L’INFERNO DEGLI ANIMALI IN VETRINA - 11/12/2014 - ANNALISA
Il 10/11 è la giornata nazionale dei diritti animali. Quest’anno, la sensazione provata da tutti gli animalisti convinti è stata diversa dagli altri anni; finalmente si è potuta celebrare la definitiva proibizione della sperimentazione cosmetica animale, approvata e firmata a Brussels l’11 Marzo 2013. Nonostante questo piccolo trionfo qui in Spagna continua l’inferno della vendita diretta dei cuccioli di cani, gatto e altre specie animali. Questa avviene nei centri commerciali e nei negozi delle strade più passeggiate. I cuccioli trascorrono intere giornate in gabbie trasparenti, potendo muoversi a stento e uscendo solo di rado dai piccoli recinti. La maggior parte di questi provengono dalle cosiddette “Fattorie di cuccioli” sparse per l’Europa dell’Est. In queste tenute i piccoli animali vivono in scarse condizioni igieniche, trasportati quotidianamente in box, casse e camion senza luce e soffocanti. In questi Paesi il loro prezzo si aggira sui 60-70 euro mentre in Spagna il loro prezzo viene più che triplicato e va dai 400-500 euro in su. La questione del costo di questi animali e più che secondaria visto che il vero problema riguarda la loro salute e le loro condizioni fisiche, provati fin dal prematuro distacco con la madre. L’unica soluzione per mettere fine a questo circolo vizioso, dove a soffrire sono i piccoli animali e gli stessi padroni, può essere solo l’arresto totale dell’acquisto dei cuccioli nei punti rivendita inadatti, come questi al dettaglio. Tutto questo è possibile. Nell’ultimo anno, anche una delle imprese leader in Spagna nel commercio di prodotti per animali ha dato una svolta alle strategie di vendita. La ditta Kiwoko oltre alla vendita di accessori e cibo per animali praticava la vendita diretta dei cuccioli. Da un anno a questa parte però, non solo hanno eliminato questo servizio dai loro punti rivendita ma hanno dato il via ad una collaborazione con i canili provinciali per pubblicizzare, supervisionare e promuovere la adozione dei cuccioli abbandonati. Nei loro negozi ora vengono esposti tabelloni con foto e informazioni degli animali che cercano una casa, offrono un servizio veterinario totalmente gratuito prima dell’adozione e così facendo hanno addirittura aumentato il numero di clienti. In un anno sono stati attori o collaboratori di 2000 adozioni e in progetto per l’anno nuovo hanno l’apertura di altri 12 centri di questo tipo. Un esempio, questa ditta, per tutti quelli che lavorano nel settore animale, dove si può unire l’amore per questi inseparabili amici e non andare in rosso con il conto in banca.

Annalisa Pellegrino
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